11 novembre 2015

Il Maestro e Calvino

Il mio primo libro di Calvino fu Il Visconte Dimezzato, in quarta elementare, letto ad alta voce dal maestro ed è un ricordo meraviglioso.

I banchi venivano addossati alla cattedra e noi bambini ci sedevamo scomposti su di essi, a volte stavamo persino sdraiati, perchè durante la lettura dovevamo sentirci a nostro agio; la fantasia così affrancata dai rigidi schemi scolastici galoppava sulle parole del romanzo, scandite da quella voce dall'accento siciliano che conferiva alla storia un'atmosfera speciale. In quei momenti mi sentivo libera e grande.

Nella bella stagione trascorrevamo un lungo intervallo in giardino e lì si rivivevano le avventure del libro: chi era cavallo, chi cavaliere, tutti tornavamo a casa con il grembiule sporco di erba e di terra per le mille battaglie e tornei che mettevamo in scena.

Il mio amore per i libri e per la lettura era già nato, in quel contesto di piccola rottura delle regole si è rafforzata la potenza dei viaggi con la fantasia.
Quanto tempo è passato, eppure è ancora tutto così vicino al cuore.


NB Quando il maestro annunciò che ci avrebbe letto quel libro io intesi che il titolo fosse “Il Visconte di Mezzato”, equivoco che si chiarì appena vidi la copertina… anche se un toponimo come Mezzato non mi stupirei di trovarlo nel Novarese o in Brianza.

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7 commenti:

  1. Ahaha, Mezzato, perché no?^^
    Comunque bellissimo il far mettere la gente a proprio agio. Dopotutto la lettura è una cosa rilassante, o perlomeno dovrebbe esserlo.

    Moz-

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    1. Soprattutto se si tratta di bambini è bene che la lettura sia associata ad un momento piacevole.

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  2. letto in quarta ginnasio per l'esame a settembre insieme al barone rampante. bellissimi ricordi legati a quell'estate 1982: i mondiali, Sabrina e Albisola

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  3. Che fortunata,noi in classe si leggeva a turno ,un capitolo a testa,seduti su panche di legno,composti e con le mani dietro alla schiena.La lettura ho cominciato ad amarla alla scuola media con il bellissimo Moby Dik,poi nel tempo letto e riletto in posizione comoda.
    Ciao,fulvio

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    1. Sì, era un maestro molto anticonformista.

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  4. Magari ce ne fossero di più di insegnanti così, che alimentano fantasia e curiosità, al posto di inculcare nozioni come chiodi nel cervello...

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