5 gennaio 2018

Rubrica: Ho fatto la pipì - 15^ puntata


Il bagno del Ristorante Pizzeria Peperosso al Borgo Campidoglio non si distingue per le scelte estetiche ma non è nemmeno un tugurio, probabilmente sarebbe scivolato nell’indifferenza senza meritarsi una recensione; in realtà mi ha fornito lo spunto per delle riflessioni generali che adesso vado a illustrare.
Molto spesso nei locali pubblici i servizi destinati ai disabili sono in comune con quelli delle donne, tanto che per alcuni poveri di spirito sarebbe fin troppo facile saltare alla conclusione che le due categorie coincidano.
Le aree fornite del cosiddetto fasciatoio, cioè adibite al cambio di pannolino per i bebè, non sono molto diffuse in Italia ma, se presenti, si trovano sempre nel bagno delle donne, come se questa incombenza fosse esclusiva prerogativa femminile.
Forse dei sociologi potrebbero aiutarci a capire come mai sia così difficile pensare di dotare i bagni di ambo i sessi sia di sanitari idonei alle persone con difficoltà motorie, sia di attrezzature per la cura e la pulizia dei bambini più piccoli. Io una spiegazione non la so dare, posso solo fare un’osservazione di ordine pratico.
Noi donne siamo naturalmente un po’ più lente degli uomini nell’espletamento delle funzioni fisiologiche così come nello spogliarci e rivestirci, e non possiamo oltrepassare lo specchio senza dare una sistemata a capelli, abiti, trucco, viso acqua e sapone… oddio come sono grassa… umh come sono figa e via discorrendo. Tuttavia queste pratiche da sempre rientrano nel compimento delle normali funzioni, non è certo per questo che si forma la coda!
A nessuno è mai venuto in mente invece, che tra disabili e neonati c’è sempre troppo affollamento nel bagno femminile? ma se per un’impellenza salti la coda e vai in quello degli uomini  - che chissà come mai è quasi sempre vuoto - loro, i maschi, ti brontolano anche contro.

Mah, passiamo alle recensioni che, manco a farlo apposta, sono tutte di bagni ambosessi… in parole povere un cesso solo.

Pizzeria Gonzales in corso Francia. Il bagno si trova in un cortile ben camuffato (e riparato) da una veranda in stile rustico che lascia abbastanza perplessi. Per il resto, meno male che tutto è verniciato di bianco così sembra meno claustrofobico di quanto sia davvero.

Birreria Lutèce in piazza Carlina (come recita la toponomastica confidenziale). Prendete un vecchio bagno e non eseguite nessuna ristrutturazione né ammodernamento; poi prendete un pennarello bianco e scrivete dei numeri alla rinfusa sulle piastrelline nere, come per creare un sudoku impazzito sulle pareti. Et voila!

Ristorante Angolo di Parin a San Salvario. Mi piace l’accostamento di nero e oro delle piastrelle, trovo di grande effetto lo specchio con cornice dorata appeso sul soffitto dell’antibagno… ma poi si esagera con mazzi di fiori finti, lampade a medusa, dipinti di fanciulle ignude e chissà quanti altri oggetti degni di un rigattiere mi sono sfuggiti.

9 commenti:

  1. Qualche volta mi è capitato di trovare il fasciatoio nel bagno degli uomini, qui a Roma, invece. E confesso che all'inizio mi era sembrata una cosa strana.

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    1. Proprio quello intendevo, si dà per scontato che sia un'occupazione "da donne".

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  2. Credo che l'accostamento handicappati-donne-bambini sia proprio perché voi siete più pulite.
    Vuoi mettere noi che riusciamo a non azzeccare il buco, lavando tipo idrante tavoletta, coperchio, mattonelle e pavimento? XD

    Moz-

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    1. Riguardo alla pulizia proprio ieri sera ho visto sulla porta del bagno di una pizzeria un cartello che diceva più o meno: sono tanti gli obiettivi che insegui nella vita, cerca almeno di centrare quello più vicino.

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    2. Stessa risposta che mi sono data io

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  3. Ciao mi sono appena iscritta al tuo blog! 😀 bella recensione, tra l'altro abito a Torino e mi fa davvero comodo leggere recensioni dei locali ^^

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    1. Grazie per i complimenti. Se ti interessano queste recensioni puoi vedere anche le puntate precedenti, ma non prendermi troppo sul serio :D Carino il tuo blog,ti terrò d'occhio anche se ultimamente seguo i blog in forma anonima... cioè da quando non ci si può più iscrivere con il nickname.

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  4. Anonimo6/2/18

    Che bello, finalmente conosco qualcun'altra che come me gira tutti i bagni dei locali/luoghi pubblici *_*
    Mi sentivo così sola a far la vespasianologa!
    Comunque è vero, nemmeno io ho mai capito perchè il bagno per i disabili siano sempre accorpati a quelle delle donne, specie in luoghi pubblici come biblioteche, università ecc ecc! In pochi, pochissimi locali ho trovato il bagno per disabili anche se, spesso e sovente, è chiuso e/o usato come SGABUZZINO delle scope -.-
    Della serie "mettiamolo per non avere sanzioni e poi ciccia, chi se ne frega!"
    Così come la storia del fasciatoio solo nel bagno delle donne è per me, dati i tempi moderni, qualcosa di idiota. Ci son molti padri capaci di cambiare il pannolino al figlio, eh!
    In compenso, da esperta di gabinetti ad esperta di gabinetti, posso dirti che ho visto una cosa incredibile! Nei bagni del dipartimento di Ingegneria di Catania ho trovato... I BIDET! Mai visti prima d'ora in un bagno pubblico!

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    1. Collega di Cessologia, benvenuta!! Ultimamente non sono molto "social" ma verrò sicuramente a guardare il tuo blog.
      Comunque non è così inusuale trovare i bidet negli uffici, specie se si tratta di edifici che ospitavano abitazioni e in seguito riconvertiti... sull'opportunità di usarli, lascerei perdere.
      Se ti va di leggere qui ci sono le origini della mia rubrica http://thequeenofmira.blogspot.it/2014/09/le-origini-della-rubrica-ho-fatto-la.html

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