Libro: G.R.A. Cronache dal raccordo
Spesso nei blog e nei
social si cazzeggia e si perde tempo, ma si trovano anche cose interessanti. A
me è capitato di incontrare e apprezzare gli scritti di Gianluca Gemelli, un simpatico professore
di matematica con il vizio della narrativa, che si definisce un “autore
romano (non) emergente”. Questa descrizione mi diverte particolarmente perchè, in fin dei conti, tutti sogniamo un po' di fama, ma se chi emerge è gente
come Fabio Volo e Federico Moccia, non è poi così disdicevole restarsene in un
dignitoso, ma onesto anonimato.
Detto ciò, ecco le mie
impressioni sul romanzo che ho letto di recente.

Un’umanità variegata e
grottesca è protagonista di vicende esilaranti (La piscina, La festa) e
tristemente realistiche (Asfalto, L’antico borgo) oppure impegnata in brevi ma
avvincenti avventure (La rapina, G.R.A.), riportando alla mia mente certe commedie
di Dino Risi e Mario Monicelli.
Ho trovato geniale il personaggio del carabiniere Naso che (rima baciata) aiuta la polizia a risolvere il caso, commovente il cameo di Bud Spencer letto poco tempo dopo
la sua scomparsa, mentre il vecchio zingaro Miroslav Panic sembra essere
l’unica persona saggia in un universo di follia. Lui osserva le stelle e
riflette, vede le cose per quello che sono e, non a caso, la moglie lo taccia
in continuazione di essere un ubriacone perditempo… un po’ come succede al
supereroe dei manga giapponesi Rei Ukai il Vendicatore.
Tutte le antiche strade portavano
a Roma, ma ai nostri tempi intorno al Raccordo Anulare ne succedono di strane
davvero!!
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