20 aprile 2014

La Saga del Minotauro (gli albori del mito)

Avevo già fatto un accenno a lui in precedenza e vi invito ad andare a rileggere questa sorta di episodio pilota, ma prima di iniziare a raccontarne le avventure devo introdurre il personaggio come si deve.

Il Minotauro non è una creatura dell’immaginario ma una persona reale, sono le sue gesta (o sarebbe meglio dire gestacci) a renderlo mitologico.
Originario della Provincia Granda, non abbandona mai lo stile di guida cuneese e nemmeno la predilezione ad esprimersi in lingua madre, seppur trapiantato in tenera età nella poliglotta e cosmopolita metropoli (Torino). L’etimologia del nome è da ricondursi alla smodata passione del soggetto per il Torino Football Club e molti episodi della sua biografia si svolgono tra gli ultras della curva Maratona. La formazione di stampo calcistico-musicale lo rende indiscutibilmente un animatore di compagnia fantastico: con il Minotauro è impossibile annoiarsi e qualunque serata, qualunque percorso in auto ha sempre visto – o meglio udito – l’accompagnamento canoro, spaziante dai classici della tradizione popolare ai cori da stadio, per giungere alla fusione dei due elementi. Ogni momento significativo della vita di un componente della compagnia di amici è sempre stato sottolineato da canzoni e coretti creati ad hoc per le più svariate occasioni ma, se i testi dedicati agli amici non sempre mirano ad evidenziarne i pregi, quelli in cui M ne è protagonista l’accento è posto senza ombra di dubbio sui difetti veri o presunti.
Eh sì, perché ci sono persone a cui ne capitano di tutti i colori e altre che se se le vanno a cercare… ma solo Il Minotauro rientra in entrambe le categorie (!) e quindi, se non lo mettono di mezzo gli altri, lo fa da solo anche a costo di cantarsi canzoncine denigratorie.
Ora che il personaggio è sufficientemente delineato racconterò - qui e nei prossimi episodi -  alcuni aneddoti in ordine sparso, tenete presente che sto citando solo quelli riferibili, immaginate tutti quelli che ho dovuto omettere… e rabbrividite!

Serata alla Piola di Mongreno (nella tradizione piemontese la "piola" è la tipica osteria dove si mangia economicamente e si beve vino). Non ricordo se il fattaccio si svolse ai tempi della vecchia gestione o della nuova che cambiò il nome del locale in “Piola della Parolaccia”, in ogni caso si trattava di un posto rustico dove l’intrattenimento offerto era a base di cabaret dall’umorismo grezzo e volgare arricchito da insulti rivolti alla clientela, soprattutto se si trattava di compagnie di “fighetti” alla ricerca di trasgressione. L’habitat naturale per Il Minotauro, quindi.
Ad ogni battuta volgare del cabarettista ne faceva eco una ancora peggiore del Minotauro, fino a che giunse al punto di impedirgli di proseguire lo spettacolo bombardandolo a raffica con l’epiteto “cùpiu” urlato fino allo sfinimento. Insomma, fece tale e tanto casino da essere ESPULSO e credo che nessun altro sulla faccia della Terra possa vantare il primato di essere cacciato da un locale simile.
Questi fatti mi sono stati raccontati dalla moglie, persona seria che sicuramente avrà omesso per vergogna altri particolari ancora più scabrosi; io non ero presente quella sera e davvero non avrei voluto partecipare - sarebbe stato troppo anche per La Regina di Mirafiori – anche se ammetto che mi sarebbe piaciuto essere lì a loro insaputa e godermi la scena di nascosto!

A proposito della moglie. Una sera si facevano considerazioni sul fatto che quando si esce le prime volte con un ragazzo, costui cerca sempre di fare una buona impressione, salvo poi rivelarsi in seguito uno stronzo o comunque tirare fuori un lato negativo che inizialmente aveva nascosto. Lei ci tagliò le gambe con la seguente affermazione: “quando ho conosciuto M lui mi ha fatto subito vedere il peggio di sé, se ho resistito a quello so che dopo non avrei potuto più avere brutte sorprese”. Teoria interessante che racchiude una vena masochistica: anche noi amiche di vecchia data abbiamo visto Il Minotauro dare il peggio di sé in svariate occasioni... e difatti nessuna di noi se l'è sposato. 
Ad ulteriore conferma che Il Minotauro è buono se preso a piccole dosi, la chiudo qui e vi lascio assimilare questi primi episodi.




___________________________
Leggi anche:
Il Professor Ottolenghi
Una banda di idioti

(link-fai-da-te by Mira Queen)

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti aperti, ma se non avete un account Blogger o Google scrivete il vostro nome, altrimenti come vi riconosco!

(non sono sollecita nel leggere e rispondere, non abbiate fretta)