In tutti i luoghi di lavoro con
un elevato numero di dipendenti ci si trova ad avere a che fare con varie
tipologie di umanità, e il posto dove lavoro io non fa eccezione, anzi ci
sarebbero così tanti aneddoti da raccontare che non basterebbe un'enciclopedia.
In questo momento mi interessa
raccontare alcuni episodi che riguardano coloro che vivono la giornata
lavorativa con allegria e sono sempre pronti allo scherzo e alla burla,
contrapposti a quelli che invece si prendono troppo sul serio e non hanno un minimo
di senso dell'umorismo.
Il primo episodio si svolge –
manco a dire -in uno dei bagni delle donne in cui c'è un piccolo buco nel muro,
anzi nelle piastrelle, come se fosse stato tolto un tassello... insomma è
evidente che si tratti un buco poco profondo che non attraversa il muro da parte a
parte.
Una collega burlona ha appeso un
cartello per invitare le frequentatrici del bagno a prestare maggiore
attenzione alla pulizia, giocando sul fatto che quel piccolo buco nelle
piastrelle fosse l'obiettivo di una macchina fotografica pronto a immortalare
chi sporca, una specie di autovelox da interno…
Bene, c'è chi ha davvero creduto
che ci fosse una macchina fotografica o forse un guardone nascosto e ha tappato
il buco con della carta... e questo è successo più volte!!
Episodio 2. L'autunno scorso è stato lanciato un giornalino aziendale on-line e per creare una certa aspettativa e curiosità tra i dipendenti, i realizzatori della pubblicazione hanno iniziato ad appiccicare sulle porte, nei corridoi e negli ascensori una serie di bigliettini con il logo del giornalino (il cui nome era sconosciuto a tutti) e la scritta “sta arrivando”.
Io ho pensato ai biglietti dal
messaggio biblico che si trovano in giro per la città (ve ne ho parlato qui) e ho iniziato a mia volta ad attaccare post-it
con la scritta “Gesù sta arrivando” e “The Lord is coming”, oppure aggiungere a penna sugli stessi “2012
la fine”.
Non facevo in tempo ad attaccare biglietti – cercando
di non farmi vedere – che qualcuno evidentemente privo di senso dell'umorismo,
li staccava... e la collega della redazione del giornale che inseguiva i miei
biglietti per fotografarli. Alla fine è riuscita a catturare due esemplari che
sono poi stati pubblicati, con mia grande soddisfazione, sulla copertina del
secondo numero. Non allego la foto perchè non voglio rivelare dove lavoro: già
non è bello che una Regina vada a lavorare, lasciatemi almeno mantenere un po'
di privacy.
Il terzo episodio riguarda
un'uscita di emergenza di cui io vi mostro solo la foto perchè il dettagliato resoconto è stato fornito a suo tempo da
Audrey... che lavora con me. Andatelo a leggere, ne vale la pena!
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