TRIS IN ROSSO
Per tre sere di seguito sono uscita e ho visitato tre locali
nuovi (evento quasi eccezionale!) e, seppur molto diversi tra loro, i tre bagni
sono accomunati dalla presenza del rosso, colore che io non amo.
Il primo - Tabisca in Piazza Vittorio (toponomastica confidenziale) - è
fastidiosamente troppo rosso e non sono riuscita a notare niente altro di
interessante. Il secondo - Zucchero e
Sale nel cortile della Cascina Roccafranca – ha le pareti di una tonalità di
rosso meno aggressiva, il che mi ha permesso di apprezzare lo specchio con
cornice nera in simil ferro battuto… e se state pensando a quello che avete
visto sul catalogo Ikea, sì, è proprio quello.
Il terzo – Cascina Vernea a Nichelino – è tutto un mosaico
di piastrelline nere, grigie e bianche su cui le porte e i lavandini laccati di
rosso spiccano senza infierire sugli occhi.
STUPORE E RIDONDANZA
Ristorante La Vela in piazza Guala. Locale storico, bagno
recentemente ristrutturato con le solite piastrelle di finta pietra che vanno
di tanto di moda. L’antibagno è un po’ eccessivo ma fa-vo-lo-so: ripiano
decorato a mosaico rosso (rosso anche qui) su cui è appoggiato un lavandino
stile fontana zen con tanto di sassolini; l’acqua esce da uno scivolo di vetro
che si illumina al passaggio dell’acqua e contemporaneamente aumenta
l’intensità delle luci nell’ambiente. Grandi specchi con cornice stile stucco
completano l’arredamento, mentre i fiori finti si potevano tranquillamente
evitare.
FRITTO MISTO
Del Ristorante Filo di Marianna ve ne avevo già parlato (nella 4^ puntata vedi qui) ma visto che gli
arredi del locale sono stati rinnovati il bagno si guadagna una nuova
recensione. Nonostante i lavori o forse proprio a causa di essi risulta
sconclusionato: pavimento grigio chiaro, pareti con grandi piastrelle nere e
ocra non alternate regolarmente ma posizionate abbastanza a casaccio, accessori
alla rinfusa senza uno stile. Un bel fritto misto, anche se preferisco sempre
quello che servono a tavola.
IL GRANDE FRATELLO
Per concludere, una foto che potrebbe risultare abbastanza
anonima ma che vi lascerà interdetti quando saprete che l’ho scattata all’interno
del bagno di un ambulatorio in ospedale.
Non so se per servizio devo intendere il
Servizio Sanitario o il cesso, in ogni caso perché la videosorveglianza a giorni ed orari prestabiliti? E soprattutto… in che giorno ci sono andata?
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Ahaha il cesso sorvegliato a intermittenza :p
RispondiEliminaIl rosso acceso in effetti non so fino a che punto ispiri per i bagni... forse nei locali pensano sia elegante...
Moz-
questo post fa (scom)pisciare, ecco!
RispondiElimina^_^
E niente, mi hai fatto capire che stasera "sono arrivata" perché avevo letto che quel locale si chiama Filo di Marijuana... ma data l'accozzaglia di quel bagno forse non sono l'unica un po' andata :D
RispondiEliminaFilo di Marijuana... un bel nome per un ristorante specializzato in cucina vegetariana e jamaicana
EliminaAhahahahaha senza dubbio accattivante :D
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