22 ottobre 2015

Rubrica: Ho fatto la pipì - 12^ puntata



TRIS IN ROSSO
Per tre sere di seguito sono uscita e ho visitato tre locali nuovi (evento quasi eccezionale!) e, seppur molto diversi tra loro, i tre bagni sono accomunati dalla presenza del rosso, colore che io non amo.

Il primo - Tabisca in Piazza Vittorio (toponomastica confidenziale) - è fastidiosamente troppo rosso e non sono riuscita a notare niente altro di interessante. Il secondo -  Zucchero e Sale nel cortile della Cascina Roccafranca – ha le pareti di una tonalità di rosso meno aggressiva, il che mi ha permesso di apprezzare lo specchio con cornice nera in simil ferro battuto… e se state pensando a quello che avete visto sul catalogo Ikea, sì, è proprio quello.

Il terzo – Cascina Vernea a Nichelino – è tutto un mosaico di piastrelline nere, grigie e bianche su cui le porte e i lavandini laccati di rosso spiccano senza infierire sugli occhi.



STUPORE E RIDONDANZA 

Ristorante La Vela in piazza Guala. Locale storico, bagno recentemente ristrutturato con le solite piastrelle di finta pietra che vanno di tanto di moda. L’antibagno è un po’ eccessivo ma fa-vo-lo-so: ripiano decorato a mosaico rosso (rosso anche qui) su cui è appoggiato un lavandino stile fontana zen con tanto di sassolini; l’acqua esce da uno scivolo di vetro che si illumina al passaggio dell’acqua e contemporaneamente aumenta l’intensità delle luci nell’ambiente. Grandi specchi con cornice stile stucco completano l’arredamento, mentre i fiori finti si potevano tranquillamente evitare.



FRITTO MISTO

Del Ristorante Filo di Marianna ve ne avevo già parlato (nella 4^ puntata vedi qui) ma visto che gli arredi del locale sono stati rinnovati il bagno si guadagna una nuova recensione. Nonostante i lavori o forse proprio a causa di essi risulta sconclusionato: pavimento grigio chiaro, pareti con grandi piastrelle nere e ocra non alternate regolarmente ma posizionate abbastanza a casaccio, accessori alla rinfusa senza uno stile. Un bel fritto misto, anche se preferisco sempre quello che servono a tavola.



IL GRANDE FRATELLO

Per concludere, una foto che potrebbe risultare abbastanza anonima ma che vi lascerà interdetti quando saprete che l’ho scattata all’interno del bagno di un ambulatorio in ospedale.


Non so se per servizio devo intendere il Servizio Sanitario o il cesso, in ogni caso perché la videosorveglianza a giorni ed orari prestabiliti? E soprattutto… in che giorno ci sono andata?



___________________________
Leggi anche:
Fritto misto di settembre
Vigne in città
Ho fatto la pipì - elenco arretrati
(link-fai-da-te by Mira Queen)

5 commenti:

  1. Ahaha il cesso sorvegliato a intermittenza :p
    Il rosso acceso in effetti non so fino a che punto ispiri per i bagni... forse nei locali pensano sia elegante...

    Moz-

    RispondiElimina
  2. questo post fa (scom)pisciare, ecco!

    ^_^

    RispondiElimina
  3. E niente, mi hai fatto capire che stasera "sono arrivata" perché avevo letto che quel locale si chiama Filo di Marijuana... ma data l'accozzaglia di quel bagno forse non sono l'unica un po' andata :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Filo di Marijuana... un bel nome per un ristorante specializzato in cucina vegetariana e jamaicana

      Elimina
    2. Ahahahahaha senza dubbio accattivante :D

      Elimina

Commenti aperti, ma se non avete un account Blogger o Google scrivete il vostro nome, altrimenti come vi riconosco!

(non sono sollecita nel leggere e rispondere, non abbiate fretta)