15 aprile 2021

Il Pallone d'Oro della letteratura

L’altra sera guardavo una partita di calcio in TV e dato che, purtroppo, non c’è più il pubblico negli stadi ho finito mio malgrado per prestare attenzione al festival di banalità proferite dei commentatori. A dire il vero, almeno una divertente e originale l’hanno detta e cioè che “il portiere si rivolgeva ai compagni di squadra in lingua originale” (mentre forse gli altri giocatori erano doppiati o avevano i sottotitoli, non ho visto bene) poi, per il resto, è stato il solito ripetersi di spizzare la palla, lanciarsi nello spazio, le imbucate, gli scarichi e le ripartenze.

Ma l’espressione ripetuta fino allo sfinimento (mio) riguardava la lettura. Va bene, non cadiamo sempre nel solito luogo comune che i calciatori siano ignoranti e che non sappiano dire due parole sensate, ma non facciamone nemmeno dei letterati! E invece, a sentire questi due commentatori, è stato un continuo leggere la palla, leggere la situazione, Tizo ha fatto una buona lettura, Caio legge bene le intenzioni, il difensore ha letto l’attaccante avversario

Tutto ciò mi ha confusa e disorientata: finita la partita sono andata in camera e ho iniziato a calciare e palleggiare i libri che avevo sul comodino.

 

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. Crisi di identità

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(link-fai-da-te by Mira Queen)

 


6 commenti:

  1. Io non riesco proprio piu' a seguirlo il calcio in tv. Prima della pandemia, se non lavoravo, andavo allo stadio a vedere il Lugano sugli splti e mi divertivo, scambiavo due chiacchiere a 360°, bevevo qualche birra, m'incazzavo, sorridevo. Spero presto di tornare allo stadio.

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    1. L'altra sera c'era una partita di Champions League in chiaro e mi ha fatto piacere guardarla, ma in generale non riesco proprio più ad appassionarmi al calcio. Questa cosa delle partite ogni giorno ad ogni ora mi infastidisce troppo e in generale ormai è solo business senza cuore (e adesso anche senza pubblico)

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  2. Vabbè, a proposito di Sanremo in un programma di Rai2 hanno parlato del "sex-symbol Ibrahimovic". Avrei voluto spararmi. Va bene tutto, però anche no.

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    1. No,non va bene tutto, oltre certi limiti non si può davvero! Nemmeno quando ha indossato la maglia dell'Inter lo trovavo attraente. ;)

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    2. Certi libri sono "una palla" quindi palleggiarci ha un senso

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    3. Così abbiamo anche spiegato il motivo di certi abbandoni scolastici per darsi al pallone.

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