Riprendo la
rubrica che ha avuto uno strepitoso successo di pubblico e di critica!!!
Devo subito
iniziare cospargendomi il capo di cenere perché nella prima puntata – quella in cui facevo una specie di riassunto de
“il meglio e il peggio degli anni passati” - ho commesso una grave
dimenticanza: non ho menzionato i Fratelli Marx di corso Regina (non il cinema
che si trova in corso Belgio – sempre i soliti problemi con la toponomastica torinese). Come ho potuto dimenticare
questo bagno così lungamente frequentato!?!
La caratteristica
principale del suddetto è l’ubicazione; difatti si trova accanto, anzi proprio
attaccato alla porta della cucina che però non ha porta e quindi prima di
andare a fare la pipì puoi buttare anche un’occhiata a cosa sta friggendo… e se
ordini un cheese-burger temi sempre di vederti arrivare un cess-burger.
Per il resto è un
ampio ambiente arredato di squallore e desolazione.
Tolto questo peso
dalla coscienza inizio con le nuove recensioni e la prima è una piacevole
novità.
Da tempo non
percorrevo un lungo tragitto in treno e da ancora più tempo evitavo
accuratamente di frequentarne i bagni. Recentemente però ho preso un treno - un
Eurostar abbastanza nuovo, non i carri bestiame abitualmente usati per
deportare i pendolari nelle ore di punta – e data l’impellenza del bisogno, mi
sono fatta coraggio e sono entrata in bagno. Stupore!! Un ambiente pulito e
vagamente profumato di deodorante (ma forse era della signora entrata prima di
me), con dei sanitari degni di questo nome, un ripiano di finto marmo intorno
al lavandino, ben due specchi di cui uno a figura intera. E poi ancora la carta
igienica, quella vera! non i ruvidi tovagliolini marchiati FS di una volta. Non
dico che avrei trascorso lì dentro tutto il viaggio, ma non è stata nemmeno la
breve discesa nel girone infernale che mi aspettavo di dover intraprendere.
Ristorante 011 di
via S. Francesco da Paola: bagno ampio e pulito, ben curato come tutto il
locale, ma quei marmi scuri che ricoprono le pareti hanno un’aria veramente
funebre… soste brevi e grattatine scaramantiche.
Circolo Caleidos
in via Dandolo (l’ottavo nano): raro esempio di bagno a chiocciola. Il locale è
composto da un intrico di sale e salette su più livelli e quindi per arrivare
al bagno dalla sala principale bisogna salire per una rampa di scale e poi
scendere e girare… o scendere e poi salire e quindi girare? Insomma, non
aspettate l’ultimo minuto!
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