4 ottobre 2012

Libro: L’Ozio Come Stile Di Vita di Tom Hodgkinson



L’OZIO COME STILE DI VITA   di Tom Hodgkinson

Dalla prefazione dell’autore:
Oziare è bello. Questo libro ha lo scopo di celebrare la pigrizia e di attaccare la cultura occidentale del lavoro, che ha schiavizzato, demoralizzato e depresso così tanti di noi.
Non far niente è il lavoro più duro di tutti, come notò Oscar Wilde. Intorno a voi ci sono sempre un sacco di persone che cercano di farvi fare qualcosa. E’ per questo che ho tentato di creare una specie di canone di scritti sull’ozio tratti dalla filosofia, dalla letteratura, dalla poesia e dalla storia degli ultimi tremila anni, per fornire a noi oziosi le munizioni mentali di cui abbiamo bisogno per combattere la guerra contro il lavoro. E il mero numero di grandi cultori dell’ozio nella storia dimostra che non siamo soli.
Oziare significa essere liberi, e non soltanto essere liberi di scegliere fra McDonald’s e Burger King o fra Volvo e Saab. Significa essere liberi di vivere la vita che vogliamo fare, liberi da capi, salari, pendolarismo, consumi e debiti. Oziare significa divertimento piacere e gioia [….]

Questo libro è una raccolta di perle di saggezza!

http://giotto.ibs.it/cop/cop.aspx?s=B&f=170&x=0&e=9788817011389Si tratta dell’elogio dell’ozio, inteso come contrapposizione al meccanismo capitalistico del lavorare - produrre – consumare che tanto avvelena i tempi moderni. In questo libro viene rivolto ai lettori un invito a fermarsi a riflettere, o semplicemente un invito a fermarsi. Perché affannarsi tanto? Perché avere desideri inutili che ci portano a spendere, indebitarci, lavorare sempre di più per poi non avere tempo libero per goderci ciò che tanto avevamo desiderato? Questa descritta è la spirale del vizio e non un sano e inoffensivo oziare. E’ senza dubbio più costruttivo fare una passeggiata, dormire fino a tardi, andare al pub con gli amici o sognare a occhi aperti.
Il nostro autore - direttore della rivista “Idler” - elabora una raccolta di brani tratti prevalentemente dalla letteratura anglosassone (ma non solo) a sostegno delle sue teorie per dimostrare che il mondo funzionerebbe meglio se ci affannasse di meno e si oziasse di più. Il libro si compone di un capitolo per ogni ora della giornata dell'ozioso e per ogni ora c'è quindi un'attività dedicata, che sia rigirarsi nel letto, andare a pesca o prendere il tè.
Lo stile è davvero gradevole: profonde considerazioni dell’autore alternate a citazioni di scrittori del passato… il tutto condito con un pizzico di humor inglese che non guasta mai. Innumerevoli sono gli spunti di lettura e di approfondimento proposti dalla ricca bibliografia, a dimostrazione del fatto che non perdendo tempo a lavorare si potrebbero fare un sacco di cose interessanti e istruttive.

 In quarta di copertina si trova il decalogo che ogni ozioso che si rispeti dovrebbe imparare e applicare:

Il Manifesto


·        La religione dell’industria ha trasformato gli esseri umani in robot del lavoro
·        Gioia e saggezza sono stati rimpiazzati da lavoro e preoccupazione
·        Dobbiamo difendere il nostro diritto di essere pigri
·        Il lavoro ci ruba tempo
·        Produttività e Progresso hanno generato ansia e disagio
·        La carriera è un fantasma
·        Il denaro è una costruzione mentale
·        Possiamo crearci il paradiso
·        Non c’è nulla che deve essere fatto per forza
·        Sii buono con te stesso
·        Resta a letto
·        L’inazione è la fonte della creazione
·        Arte, persone, vita
·        Pane, pancetta, birra
·        Non legarti a niente
·        Prima vivere poi lavorare
·        Non sapere niente
·        Il tempo non è denaro
·        Smetti di spendere
·        Lascia il lavoro
·        Studia l’arte di vivere
·        Chi vive piano muore vecchio
·        Non fare niente

Sii Pigro!


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Leggi anche:
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Cose che (non) amo dell'autunno
Come porti i capelli bella bionda
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4 commenti:

  1. Anonimo20/2/15

    mah........ niente lavoro, "il denaro è una costruzione mentale"..........
    Ma di cosa campano queste persone?
    Che poi l'autore è...un "direttore di una rivista"! Ma andiamo...non ho mai visto in vita mia un direttore (in aziende private) che abbracci davvero questa filosofia!

    Leggi piuttosto "Nelle foreste siberiane" di Sylvain Tesson: lui le chiappe le ha davvero alzate e c'è andato davvero per 6 mesi in siberia a guardare fuori dalla finestra per intere giornate.

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    1. Per campare si deve lavorare ma l'importante è ritagliarsi i momenti di ozio creativo; questo libro non è certo la tavola della legge, ma offre degli spunti di riflessione. Leggerò anche il libro che proponi tu... anche se per la mia indole stare sei mesi in Siberia sarebbe impegnativo (per una questione climatica)

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  2. Anonimo20/2/15

    Alcuni punti sono divertenti, altri solo teorici (la società in qualche modo deve pur funzionare ed altri validi e applicabili nel mondo capitalista come in qualsiasi altro:
    - La carriera è un fantasma
    - Il denaro è una costruzione mentale
    - Non c’è nulla che deve essere fatto per forza
    - Arte, persone, vita
    - Non legarti a niente
    - Il tempo non è denaro.

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  3. AAAHHHRRGGG!! c'era un clamoroso errore di battitura nel testo e nessuno (soprattutto io) se ne era accorto: bibliografia e non biografia!

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