1 agosto 2013

Alta Fedeltà

Nonostante abbia passato da un bel po' i 20 anni mi sembra di essere ancora come un'adolescente, solo la mia situazione sentimentale per fortuna si è stabilizzata ma per il resto continua a non importarmi della carriera e del lavoro (sebbene a lavorare ci vada) o di certi status symbol tipicamente da adulti come la casa grande, la macchina bella o le vacanze nel villaggio alla moda.
I miei interessi ruotano sempre intorno ai libri, ai viaggi non organizzati, alla birra nei pub e alla musica e mi sembra di essere un po' come il protagonista di Alta Fedeltà, il romanzo diNick Hornby, non tanto per la grande collezione discografica ma per la mania delle compilation.
Anch'io ho sempre avuto la cassetta per ogni situazione:
quelle “da lamette” su tutte, ma anche quelle notturne, da viaggio, da ballo e da... sballo, e mi piaceva preparare cassette dedicate appositamente ad amici o fidanzati. Ho sempre trovato un gesto di affetto passare del tempo a scegliere la musica adatta per una persona e metterla in un ordine che potesse avere un senso, e apprezzavo quando mi veniva offerta una cassetta – anche se era la copia di un disco e non una compilation tutta per me – perchè la musica porta sempre un messaggio dell'anima, sia di chi la suona sia di chi la ascolta.
Adesso con gli mp3 è molto più facile e veloce creare delle compilation (copia-incolla) e non essendoci più il vincolo dei 60 o 90 minuti di ascolto imposti dalla durata del nastro, spesso mi faccio prendere la mano e creo raccolte così grandi da non riuscire ad ascoltarle per intero.

Ora se fossi Rob di Alta Fedeltà stilerei la classifica in ordine di gradimento dei vari supporti musicali, ma io sono più il tipo da elenco sparso e quindi:
  •  Disco in vinile: mi piace per la copertina e magari i testi scritti in caratteri abbastanza grandi da poter essere letti in penombra, amo il suono caldo e gli scricchiolii che ricordano quante volte lo hai ascoltato. Difetti: ti devi alzare per girarlo dall'altro lato e si riga facilmente.
  •  Cassetta: qualità del suono e durata inferiori al vinile, ma ti offre la possibilità di creare raccolte e di ascoltarla fuori casa.
  •  CD: ottima qualità del suono anche se non riesce a trasmettere quel calore del disco in vinile e la copertina e il libricino dei testi sono troppo piccoli. Possibilità di farne copie e ascoltarli in macchina.
  •  MP3: pregi della cassetta, facilità di copia del CD e pochissimo spazio occupato ma ha il grande difetto di rendere la musica un prodotto usa e getta perchè viene a mancare tutto il discorso dell'oggetto disco con la sua custodia o copertina.
 Mi sono persa in questa dissertazione quando invece volevo fare l'elenco di quelli che secondo me sono I Migliori Dischi Di Sempre... e quindi, senza tante spiegazioni e così come mi vengono in mente:

Back in Black – AC/DC
Seventeen Seconds – The Cure
Nevermind – Nirvana
Love – The Cult
Uprising – Bob Marley
The Queen is Dead – The Smiths
Beggars Banquet – The Rolling Stones
Black Celebration – Depeche Mode
Out Of Time – REM
Never Mind The Bollocks – Sex Pistols

Sono tutte cose un po' vecchie e credo che dipenda sostanzialmente dal fatto che una volta l'acquisto e l'ascolto di un disco o CD erano un vero e proprio rito, quando mi sedevo a sentire un disco facevo davvero solo quello assaporandolo pienamente, leggendo i testi e alla fine diventava la colonna sonora di un certo periodo legandosi indissolubilmente agli episodi della vita. Ora c'è molta più scelta ma, come dicevo parlando degli MP3, è tutto più veloce, passa tutto più in fretta e forse io non ho più il tempo e la concentrazione necessari. Ci sono artisti che mi piacciono più di altri come ad esempio Placebo, Editors, Franz Ferdinand, Green Day ma nessuno mi ha toccata nel profondo del cuore, non hanno sottolineato la mia esistenza così come hanno fatto Cure, Smiths, Rolling Stones.
Forse un po' adulta lo sono diventata, ma devo ancora decidere se ciò sia  un bene.





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(link-fai-da-te by Mira Queen)

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