Ci
siamo quasi, a breve Audrey si sposerà e mi sembra quasi di
scrivere un necrologio: “senza aspettare di avere trascorso quel
minimo di 10/15 anni di convivenza, repentinamente dopo solo cinque
anni, anche lei ha prematuramente ceduto alla tentazione di convolare
a nozze”.
Avrete
intuito che non sono una grande sostenitrice dell’istituzione del
matrimonio - infatti convivo e per questo dico che dopo un po’ di
anni insieme ci si rende conto che basta l’amore per stare bene con
una persona - ma soprattutto non sopporto le cerimonie e le feste
comandate.
Questo,
che possiamo definire il matrimonio dell’anno, mi offre quindi lo
spunto per alcune riflessioni generiche sul matrimonio e sulle
cerimonie; quindi tranquilla cara Audrey… niente di personale.
Il matrimonio serve per regolare una
serie di aspetti pratici della vita e sul
piano giuridico rappresenta un accordo a cui la legge
riconosce un valore contrattuale, vincolante per i contraenti e per
tutta la società […] dal vincolo matrimoniale discendono una
molteplicità di rapporti patrimoniali e di diritti ed obblighi
tra coniugi e tra genitori e figli (artt. 143
ss. c.c.).
Resta sempre il fatto che se un
legame si spezza non è certo l’istituzione del matrimonio a
far tornare l’amore che non c’è più, anzi spesso le
cause di divorzio accrescono l’astio tra gli ex coniugi. Poco
romantico, vero? Ma io ve l’ho detto subito che conta solo
l’ammmore!
Appurato quindi che il matrimonio è un contratto, che ci si sposa per convenzione, per questioni pratiche o economiche o di tutela dei figli, per tradizione e fare contenti i genitori, per ricevere regali… ma allora perché trasformare tutto in una ridicola cerimonia in cui vestirsi in maniera improbabile? Forse quando si va da un notaio a firmare un contratto di diversa natura si indossa un costume particolare?
Avete presente gli abiti da sposa?
Forse nel 1700 era normale vestirsi in quel modo, ma al giorno d’oggi
che senso ha indossare abiti con strascichi, veli, sottogonne rigide
e chissà quali altre diavolerie? E perché spendere un
sacco di soldi per acquistare un vestito che si userà un solo
giorno nella vita invece di noleggiarlo? Per tradizione mi direte
voi. Ma i gesti tradizionali hanno dei significati simbolici che non
bisogna trascurare… ad esempio l’abito bianco con velo sappiamo
che rappresenta quella virginale purezza che forse nemmeno ai tempi
delle nostre nonne (cioè nel dopoguerra quando le ragazze non
erano certo libere di uscire) veniva mantenuta intatta prima del
matrimonio.
Sempre per tradizione la gente si
sposa in chiesa pur non essendo particolarmente credente o
praticante, ma spesso solo perché è più
coreografico. Ma costoro hanno mai
riflettuto su cosa dicono gli sposi in chiesa? Promettono davanti a
Dio di amarsi per tutta la vita! Ora, ci si può impegnare al
massimo e fare tutto il possibile per andare d’accordo, però
bisogna essere in due per far funzionare bene le cose… e poi nella
vita non si mai cosa può succedere. Quindi anche con tutta la
buona volontà è una promessa che non si può
proprio fare, soprattutto non a uno qualunque ma a Dio, quello che ha
l’ira facile!
Comunque la gente fa ciò che
reputa giusto come sposarsi in chiesa con l’abito bianco, il
problema è che queste scelte coinvolgono anche altre persone e
cioè gli invitati alla cerimonia! Perché si dice
“andare a nozze” per indicare un compito gradevole e di facile
realizzazione? Le cerimonie in generale e quella matrimoniale in
particolare sono delle vere seccature.
Ecco alcune delle torture a cui sarete sottoposti quando sarete ospiti ad uno sposalizio.
La giornata inizierà presto per i preparativi perchè i matrimoni vengono generalmente celebrati al mattino per protrarsi poi nel pomeriggio e a volte fino alla sera [Le feste pomeridiane mi fanno sempre pensare alle merende di compleanno dei bambini, gli adulti dovrebbero organizzare le loro feste di sera]. Quindi che si tratti di cerimonia civile o religiosa vi dovrete vestire bene - anzi eleganti – e anche se gli sposi diranno che a loro non interessa l’abbigliamento degli invitati saranno sicuramente tutti elegantissimi… tranne voi. [Ho partecipato ad un matrimonio in cui era stato preannunciato un regalo per l’abito più stravagante e invece mi sono ritrovata in mezzo a gente ingessata in abiti da cerimonia]
Terminato il rito vero e proprio
sarete abbandonati per quelle tre o quattro ore in cui gli sposi si
dedicheranno alle foto, in quel lasso di tempo potrete ingannare i
morsi della fame inventando scuse plausibili da presentare quando
sarete fatidicamente invitati dalla coppia a casa a vedere le
suddette foto, filmati e reportage di varia natura... il cineforum
con dibattito sulla Corazzata Potemkin cui veniva sottoposto Fantozzi al confronto è
divertente come il cabaret!
Se non lo avevate ancora notato, quando giungerete al ristorante realizzerete di sicuro di trovarvi in mezzo a decine di sconosciuti che magari sono vostri parenti di ottavo grado, visto che tante persone quando si sposano perdono il senso della misura e trasformano il matrimonio in una gara con parenti, amici e vicini di casa a chi spende di più e chi esagera di più. Quello che dovrebbe essere un semplice giorno di festa trascorso con le persone care, diventa una pomposa cerimonia da fare impallidire l’incoronazione di una Regina, senza contare che tutta questa ostentazione è “leggermente” in contrasto con il significato religioso.
La giornata al ristorante passerà
tra innumerevoli cori di “baciobacio”, scherzi più o meno
volgari e originali, pettegolezzi e chiacchiere varie... forse
ballerete e canterete, forse sarete redarguiti al primo accenno di
festeggiamento fuori dalla prassi tradizionale; molto probabilmente
berrete troppo e troverete qualche difficoltà per a tornare a
casa, quasi sicuramente se siete single non cuccherete perchè
i matrimoni veri non sono come quelli dei film americani.
Comunque vada non tornerete a casa a
mani vuote, avrete con voi una cosa che da sola basterebbe a farvi
odiare i matrimoni: la bomboniera, l'oggetto doppiamente inutile. Gli
sposi sperperano un sacco di soldi per omaggiare gli ospiti con
soprammobili o aggeggi inutili, brutti o imbarazzanti e voi vi
sentirete in obbligo di dimostrare di avere gradito esponendoli in
casa, anche se non ve ne farete niente e non si adatteranno con il
vostro arredamento.
Passato in rassegna tutto ciò,
credo di essere psicologicamente pronta per partecipare a un
matrimonio e ogni volta spero che almeno la gente smetta di lanciare
il riso... a cosa dovrebbero servire allora i coriandoli?
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Leggi anche:
Crisi di identità
Fritto misto di settembre
Peli superflui
(link-fai-da-te by Mira Queen)
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Peli superflui
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Una risata (nel senso del lancio del riso) ti seppellirà :D
RispondiEliminaFiga MiraQueen!
Invece del risotto mangerai coriandoli eheh
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