E’ un
romanzo storico ambientato nella prima metà del 1500, quando
le Fiandre calviniste erano sotto il dominio dei cattolici Asburgo.
L’epoca storica è caratterizzata dai conflitti contro la
Francia e gli Ottomani e dal conflitto religioso interno all’Impero
stesso; in particolare sotto Filippo II di Spagna si inaspriscono le
persecuzioni contro i presunti atei ed eretici in quanto il
protestantesimo era visto come un’eresia da debellare.
In questo
contesto si svolgono le vicende raccontate.
Nella prima parte viene presentato il protagonista Zenone, nato nel 1510 a Bruges, si parla delle sue origini, della famiglia e dei personaggi a lui collegati.
Zenone è
un giovane studioso di teologia e filosofia, iniziato dal suo maestro
spirituale anche ai segreti dell’alchimia. Egli lascia la sua città
natale per approfondire gli studi e viaggia per circa venti anni in
Europa e Oriente esercitando la professione di medico, pur rimanendo
sempre un alchimista in incognito. Le esperienze collezionate presso
le varie corti, lo inducono a riflettere a lungo sulla sofferenza
umana e sul senso della religione sino a fargli perdere la fede.
Seconda
parte. Zenone ha circa
quarant’anni ed è un fuggiasco a causa delle sue teorie in
odore di eresia. Torna a Bruges sperando di non essere più
ricordato né riconosciuto da nessuno e sotto il falso nome di
Sebastiano Theus trova rifugio nel convento dei frati dove rimarrà
per una decina d’anni - seppur non sia più credente –
occupandosi dell’ambulatorio e tentando di addestrare alla
professione medica un giovane monaco. Nel corso degli anni diventa il
dottore di fiducia del Priore, persona colta e sensibile, con il
quale stabilisce un rapporto di amicizia: i due trascorrono molto
tempo insieme conversando di teologia e filosofia, il priore intuisce
da quei discorsi chi sia veramente l’uomo che si trova di fronte ma
non lo paleserà mai a Zenone e non lo tradirà.
Quello che avviene la notte che precede l’esecuzione, dei tormenti interiori di Zenone e delle sue risoluzioni non ve lo racconto, nel caso vogliate leggere il romanzo.
Gli aggiornamenti dei miei giochi di lettura sono i seguenti:
Reading challenge: 9 un'autrice – 24 una scelta basata sulla copertina (punti già segnati 37 un colore nel titolo – 41 mai letta prima)
Decalogo del buon lettore: 14 un'autrice
Nella terza
parte il dramma. Alcuni
giovani frati, tra cui l’aiutante di ambulatorio, sono protagonisti
di una vicenda scabrosa e scandalosa la cui scoperta getta il
convento nello scompiglio e costerà loro la condanna per
eresia. Anche Zenone, seppur estraneo ai fatti, rimane invischiato
nella vicenda e, e tradito e smascherato, subisce un processo per
empietà, ateismo e vari reati collaterali
Il processo
è emblematico: oltre al Procuratore per i reati comuni, vi
prende parte il Vescovo cui spetta l’ultima parola per i casi di
eresia e vengono chiamati due teologi dell’università come
uditori. Zenone ribatte alle accuse con le proprie argomentazioni
mettendo addirittura in luce tutte le incoerenze e le ingiustizie
della Chiesa cattolica. La condanna al rogo è inevitabile ma
l’astuto Vescovo, apprezzando l’intelligenza e il carisma di
Zenone, ritiene più utile averlo vivo come alleato e gli offre
la salvezza purchè abiuri le proprie teorie, o meglio le
rielabori in modo favorevole alla Chiesa di Roma.
Quello che avviene la notte che precede l’esecuzione, dei tormenti interiori di Zenone e delle sue risoluzioni non ve lo racconto, nel caso vogliate leggere il romanzo.
Conclusioni.
La scelta
di questo libro è stata molto ponderata: conoscevo di nome
l’autrice ma non avevo mai letto niente di suo, il titolo e la
copertina erano accattivanti, l’e-book in offerta e aggiungiamo
anche che ultimamente avevo letto solo scrittori maschi. Alla fine si
è rivelata un’ottima scelta, un libro che valeva la pena
leggere anche se ho incontrato qualche scoglio che stava per farmi
desistere. Soprattutto nella prima parte tra citazioni filosofiche e
riferimenti a vicende storiche di cui ammetto -ahimè- di avere
vaghi e confusi ricordi scolastici, mi stavo quasi perdendo (e ho
dovuto fare ricorso ad un libro di storia) e mi sembrava che
l’autrice preferisse l’esercizio di stile, l’allusione al
concetto teologico, il richiamo alla cultura classica a discapito del
racconto.
Nonostante
alcune mie difficoltà il romanzo è davvero ben scritto,
a tratti avvincente e mi è piaciuto molto.
Significative
e purtroppo sempre attuali sono alcune riflessioni che Zenone compie
sull’inutilità delle guerre in generale e sull’assurdità
in particolare di quelle combattute in nome della religione. Una
simile lettura in questo periodo mi ha fatto pensare che gli uomini
hanno la memoria corta e non imparano mai nulla dalla storia, visto
che perseverano ripetendo gli stessi errori. In tutte le epoche il
popolino continua a farsi fomentare da motivazioni come la differenza
di religione o di costumi, sentendosi appagato e rassicurato vedendo
i presunti nemici andare al rogo; intanto i potenti si arricchiscono
a danno dei disperati e prosperano nel clima di insicurezza che hanno
creato.
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Gli aggiornamenti dei miei giochi di lettura sono i seguenti:
Reading challenge: 9 un'autrice – 24 una scelta basata sulla copertina (punti già segnati 37 un colore nel titolo – 41 mai letta prima)
Decalogo del buon lettore: 14 un'autrice
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Sembra un libro impegnativo ma anche interessante!
RispondiEliminaE' proprio così.
Eliminaletture impegnative, Mademoiselle.
RispondiEliminaAbbastanza... ma ne sono stata contenta.
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