18 dicembre 2020

E poi col tempo cambia tutto lo sai e cambiamo anche noi...

 

Piano piano i blogger che più mi piacevano smettono di scrivere, chiudono, cambiano indirizzo e anche io, per fare la mia parte, frequento poco i miei “vicini” e ancora meno scrivo.

Ho riflettuto su questo diffuso disamore per i blog e non mi sono data una vera risposta. Un po’ c’entrano le situazioni personali, i problemi e le incombenze della vita, le migrazioni verso altri social, le congiunzioni astrali…  Sicuramente gioca il suo ruolo anche l’isolamento portato dalla pandemia che ha significato un cambiamento delle abitudini quotidiane, un ripiegarsi e richiudersi su sé stessi fino a far diventare poi uno sforzo uscire da quel bozzolo, rompere l’abitudine alla segregazione anche se in realtà l’isolamento non piace.

Riguardo al mio blog ho pensato diverse volte di scrivere il post di addio, ma non è nel mio stile: io sono piuttosto quella che scivola via in silenzio. E poi perché precludermi la possibilità di tornare a scrivere? Perché sancire definitivamente la mancanza di stimoli che invece può essere temporanea? Non chiudo, ma non so nemmeno se avrò abbastanza ispirazione per scrivere assiduamente; forse dovrei solo realizzare che il gioco è stato bello ma adesso è il momento di cambiare hobby.

E’ un post molto confuso questo che sto scrivendo, me ne rendo conto, e so anche che dopo mesi di silenzio sarei dovuta tornare con qualcosa di meglio. Mi rendo anche conto di aver dato una piega un po’ troppo intima a questo scritto, ma è andata così.

    
Spero di non fare la fine di Vasco (Rossi) da cui ho preso a prestito il titolo del post: ho amato molto quelle sue vecchie canzoni un po’ ironiche, un po’ demenziali, dissacranti e dolci; mi piacevano e mi piacciono ancora per via di quell’aria ruspante e scanzonata (se si può dire di una canzone). Ma negli ultimi anni mi sembra proprio che si sia perso per strada, ciò che ha proposto non mi dice proprio nulla e non lo seguo più.

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Leggi anche:

.Concerti memorabili

.Lamette e stampelle

.Whish you were here e l'olandese solitario

(link-fai-da-te by Mira Queen)


 

 

5 commenti:

  1. Non so se ci sia disaffezione, anzi.
    Io da mesi noto il contrario: la gente ha ancora voglia di leggere un blog... quindi fai bene a tenere la porta aperta :)

    Moz-

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    1. Sono contenta di ciò che dici, tu sei molto attivo sul tuo blog e forse io ho una percezione diversa.
      In questi mesi ho frequentato poco i vicini di blog e non penso proprio che mi metterò a leggere gli arretrati e quindi ti chiedo... farai sempre il blogpanettone?

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  2. Comunque è bello che noi in un modo o nell'altro continuiamo a resistere, anche con i nostri tempi piu' lenti rispetto ad altri social. Il primo Vasco era veramente in gamba

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    1. A volte mi sento un po' come l'ultimo giapponese nella giungla, a continuare il blog: non lo legge nessuno. Ma bisogna far i conti con l'età che avanza, se non scrivessi sul blog non ricorderei cos'ho letto e cosa sto facendo.

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  3. Avevo scritto questo post un po’ di tempo fa e quando ho deciso di pubblicarlo mi ero già data la risposta: quello che conta è scrivere per il piacere di farlo, con i propri tempi e argomenti e se qualcuno legge e apprezza... tanto meglio, perché siamo qui per condividere con gli altri qualcosa di nostro.

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