2 gennaio 2019

I libri del 2018 e le biblioteche di sempre


I libri (cartacei o elettronici) li compro o li scambio con gli amici, ma nella mia adolescenza le biblioteche hanno svolto un ruolo fondamentale e sento di avere un legame affettivo molto intenso con quei luoghi sebbene non li frequenti quasi più.
Ho iniziato ad andare in biblioteca quando facevo la terza media: a Mirafiori non ce n'erano e quindi con le mie amiche prendevamo l'autobus (Sì, da sole! Ai tempi nessuno lo considerava abbandono di minore) e andavamo in un altro quartiere dove c'era una biblioteca comunale installata in una antica dimora signorile circondata da un parco. Era già un piacere trovarsi lì, ma il vero motivo di interesse e attrazione per noi era la “Sala Fumetti” in cui passavamo pomeriggi a leggere le storie di Linus e Charlie Brown. Altro motivo di gradimento era che potevamo gironzolare tra gli scaffali e sfogliare liberamente i libri senza essere “braccate” dai bibliotecari. Questa libertà di poter curiosare ci fece pian piano allargare i nostri orizzonti dai fumetti ai libri e, negli anni seguenti, continuando ad andare in biblioteca con la scusa di cercare volumi per la scuola tanti libri interessanti trovarono me.
Spero che anche i ragazzini di oggi possano rinunciare ogni tanto alla comodità di avere tutto in casa e passare qualche giornata con gli amici a scoprire il fascino di una biblioteca.

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Chiuso il momento nostalgico, passiamo ai libri letti nel corso del 2018: sono pochini ma comunque non mi dilungherò in recensioni approfondite, giusto qualche accenno.
In ordine cronologico:
-  Il Serpente dell'Essex di Sarah Perry.   Ricorda per certi versi Strane Creature di Tracy Chevalier ma è meno originale.
- Non Lasciarmi di Kazuo Ishiguro.   Questo mi è piaciuto veramente tanto! Racconta la storia di tre ragazzini che vivono in un luogo che sembra un orfanotrofio ma invece è un istituto in cui gli ospiti - che sono cloni umani creati in laboratorio – vengono educati, istruiti e preparati per la loro “missione” di donatori. Nessuno tenta di fuggire o di sottrarsi al proprio destino ma prova piuttosto una sorta di orgogliosa accettazione del proprio ruolo.
E' una commovente storia di amicizia con delle grosse implicazioni etiche, l'autore tratta l'argomento con grande delicatezza, non impone giudizi ma suscita riflessioni.
- Suite Francese di Irène Némirowsky.   Merita la seconda menzione. Ambientato nel 1940 al momento l'invasione di Parigi, con lo sfollamento dei parigini verso le campagne e l'occupazione da parte dei nazisti. La guerra è vista attraverso gli occhi della gente, nella quotidianità, nelle storie di umanità in cui invasori e oppressi sono prima di tutto persone con passioni e sentimenti, meschinità o grandezza d'animo.
- Abbiamo Sempre Vissuto nel Castello di Shirley Jackson a cui va la menzione n. 3 mentre un ringraziamento va a Pirkaf che con la sua recensione mi ha fatto conoscere questa scrittrice.  Il breve romanzo parla di due sorelle che vivono isolate nella villa di famiglia; gli abitanti del paese le evitano e le scherniscono e si sa, la vita di provincia può essere difficile se si è un po' strane, si diventa facilmente vittime del pettegolezzo e della superstizione altrui. Se poi tutta la famiglia è morta per aver mangiato funghi velenosi è un attimo venir additate come streghe ed evitate da tutti. Ma quella ragazza più giovane qualcosa di cupo e inquietante ce l'ha davvero con quell'attaccamento così morboso alla routine quotidiana, ai piccoli gesti scaramantici volti a proteggere l'abitazione e la sorella da qualunque cambiamento...
-  Racconti di Rainer Maria Rilke.  La vita dei poveri di fine '800: orfanelli morti sotto la neve, misere vedove, avvilite lavandaie, rozzi uomini spezzati dalla fatica... insomma un concentrato di tristezza e disperazione. L'ho abbandonato a meno di metà, troppo avvilente.
- Divorziare con Stile di Diego De Silva.   L'ultimo episodio delle strampalate vicende dell'avvocato napoletano Vincenzo Malinconico. Non è un legal thriller, è una commedia all'italiana divertente ma non banale che offre anche spunti interessanti.
- La Lunga Estate Calda del Commissario Charitos di Petros Markaris.   Vorrei conoscere il greco per sapere quale sia il titolo originale! A parte ciò si tratta di un gradevole giallo ambientato nell'Atene post olimpiadi in cui non manca la critica alla società greca.
-  Doctor Sleep di Stepen King per chiudere l'anno in bellezza. Per chi non lo sapesse è il seguito di Shining. Ne è all'altezza? Secondo me non regge il paragone perchè Shining è un capolavoro ma è comunque avvincente.

Per quest'anno ho un bel po' di libri in attesa del loro momento, ma chissà che non mi venga voglia di fare un salto in biblioteca.

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Leggi anche:
.Decalogo del Buon Lettore
.Il Maestro e Calvino
. This Charming Man


(link-fai-da-te by Mira Queen)
 




12 commenti:

  1. "Non Lasciarmi" ho visto il film: bellissimo e straziante!
    Di Ishiguro mi hanno consigliato "Il gigante sepolto" che ho comprato, ma non ancora letto.

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  2. Che poi ha chiuso da poco i battenti la biblioteca che c'era lì a Mirafiori, dopo tanti anni di servizio. Io ci sono stato parecchie volte...
    Da "Non lasciarmi" avevano tratto il film The Island. Doctor Sleep è stato una roba atroce, veramente dozzinale.

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    1. Intendi la biblioteca vicino alla "Bela Rosin"? io non abito più a Mirafiori e quindi non sono molto aggiornata.

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  3. Non Lasciarmi, Abbiamo sempre vissuto nel castello, Suite francese son piaciuti molto anche a me.

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    1. tu leggi tantissimo, io faccio fatica a stare dietro persino alle tue recensioni

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  4. Doctor Sleep non mi ha entusiasmato più di tanto . Ti auguro un 2019 sereno e zeppo di belle letture .

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  5. Io ho sempre bazzicato le biblioteche ma solo per il prestito... Fin da bambina quando ci portarono con la scuola a visitare quella del nostro paese, per farci vedere come funzionava. Mi piacque proprio l'idea di questa.montagna di libri che erano un po' di tutti.

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  6. Non Lasciarmi l'ho letto anch'io e l'ho trovato molto carino, anche se mi sarei aspettato qualche approfondimento in più sul tema di fondo.
    Grazie della citazione! :-)

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    1. le tue letture mi incuriosiscono spesso

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  7. Non Lasciarmi, in contro tendenza con quasi tutti io lo ho detestato. Ha scatenato in me un ira violenta per la supina accettazione da parte dei protagonisti del loro destino di fornitori di pezzi di ricambio per ricchi umani. Senza nemmeno pensare di ribellarsi attendono di essere fatti a pezzetti un poco per volta accompagnando alla morte i loro compagni raggiunti prima da quel destino: Ma via! Rivoltatevi porcaccio cane!
    I miei libri del 2018? un esagerazione 46 secondo Anobii che ne tiene il conto, l'anno prima ancora di più ma cose piuttosto leggere, per non pensare quando si fa compagnia per 8 mesi a qualcuno in ospedale.

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    1. Anche a me ha colpito il fatto che non si ribellassero però la particolarità del racconto stava proprio lì, altrimenti sarebbe stata una storia già sentita.
      Anche tu su Anobii? Io dopo l'aggiornamento di due anni fa l'ho frequentato pochissimo, tutti quei problemi e malfunzionamenti mi hanno fatto passare la voglia di scrivere recensioni. Mi limito a inserire i libri (senza fretta) ma alla fine tanto varrebbe un elenco in excel.

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  8. Mai usufruito della biblioteca, sono sempre stata troppo legata al cartaceo. Anche nel caso di un prestito poi sono comunque finita in libreria per comprare, così salto un passaggio e vado dritta all'acquisto.

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