12 maggio 2014

Capitano, mio Capitano

 E qui vengo meno anche al proposito di non scrivere di calcio, ma si sa che i buoni propositi sono buoni per essere trasgrediti... e poi qui si parla di una persona.
 
Un capitolo importante di storia si è chiuso. Un'era in cui si sono alternate sofferenze, illusioni, gioie e trionfi, un'era in cui il faro del capitano ha sempre illuminato la via. Si potrebbe parlare delle sue giocate, delle galoppate palla al piede, di gol e assist ma io dico solo che è un giocatore che ha riempito la maglia con il cuore ed è per questo che è sempre stato amato dai tifosi e rispettato dagli avversari.
Sono fiera di averlo visto giocare e di essere stata presente in uno stadio in festa mentre lui, il Capitano, alzava la Coppa in una notte che era ormai mattina nel maggio 2010.


Uomini così sono sempre più rari eppure indispensabili per dare un cuore a questo calcio ormai ridotto a merce di consumo.

Grazie ancora, Capitano Zanetti.












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